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Canticchiare

Aggiornamento: 9 gen


Canticchiamo Mozart

sotto la doccia;


ascoltando il fruscio dei canneti

fuori dalla finestra:

origliando la nostra intimità

come fosse una conversazione proibita

dietro una porta di legno,


di quelle che finiscono in baci senza amore,

di cui si sente il rumore, sopra a tutto.


E poi i nostri silenzi,


nelle cattedrali, dentro i cimiteri,

nei sogni più discreti,

di un tempo ormai finito,

in cui non c'era tetto al cielo, o

muro sulla terra;


Ora sono cambiati i sogni,

gli amici che hai smesso di salvare

dalla morte

sono troppi.

Ognuno si sceglie l'epitaffio.


Amianto e polvere,

pallottole sparate nella sabbia,

o nuvole senza temporali:

giorni tutti uguali.


e noi ancora qui


ad accettare gli inverni,

a raccogliere le stelle da terra,

ad afferrare le sbarre della gabbia

che c'ha stritolato

le mani.


Il mondo è cambiato.




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