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Sera

Aggiornamento: 29 gen

9 novembre 2020-Roma


Si consiglia di leggere queste poche righe ascoltando "My love for you" di Frank Sinatra


Curioso e piacevole il silenzio della sera.

Si stende senza incertezza su ogni cosa; gli anni '30 e '40 diventano un'epoca più vicina,

e come in un Midnight in Paris meno d'autore e più casalingo, mi tornano a trovare le ombre d'una città che balla al ritmo dello champagne.


Che bella Roma dopo le nove di sera, che ovunque sei ti sembra un po' periferia e un po' eterna, nel silenzio del tipico coprifuoco di novembre (un grande classico), tra un sogno taciuto e un desiderio lasciato a languire in un angoletto silenzioso.

La folla s'accinge alla politica della sera. ai salotti vuoti di mondanità in cui bicchieri di vino desolati ruotano sui tavolini senza tovaglie, giradischi, e telegiornali, qualche libro aperto là dove non s'è persa la memoria e poi una pasta al sugo, un film in più, un silenzioso starsi lontani e vicini, come capita, come si sopravvive, e il tempo decide.

Che poi questo silenzio della sera è il vero unico motivo,

il perché di questa pace interiore che c'attraversa come un'ascia,

"tagliati con l'accetta" diremmo, come i pensieri, e un po' ci fa sentire nudi

e un po' autorizzati a non far nulla, e un po' soli e a volte male accompagnati

che di questi tempi cosa sia meglio non si sa

e alla fine via così e poi chissà.


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