Crisantemi
Aggiornamento: 29 gen

Paese malato,
di macellai, di violenti
paese di ignoranti,
scontenti,
brulicanti
come formiche dietro
ad un pezzo di pane,
ma è pena, e miseria,
e dove c'è l'uno c'è anche l'altro,
e forse dovevamo fermarci
per vedere l'abisso,
il silenzio,
l'oscuro baratro del domani,
domani, domani,
e ci sarà domani?
nelle pieghe scure di queste
ore spente,
nelle bocche fameliche
dei nuovi mobili,
delle piante da interno,
delle luci di natale,
del mio, mio, mio,
che finchè posso dirlo mio,
sono al sicuro,
sono protetto,
ho qualcosa da fare,
da pensare, da dichiarare,
da proteggere, da sodomizzare,
da ereditare, da tramandare,
da poter dare per poter ricevere,
possesso e amore...
e le ore avanzano,
e come si fa,
a farsi pasto di questo mondo
di ladri
in questo mondo di eroi:
gli uomini scelgono il loro domani.
Crisantemi nelle mani
degli stolti;
che il sole vacilla,
il vento si alza
e la terra si spalanca
a inghiottire
l'ultimo imbecille,
pugnalato al petto da
una scheggia
di denaro,
perchè
Dante un inferno
l'ha disegnato,
Dio un giudizio
l'ha programmato:
sarà nei figli,
la punizione;
e che sia per odio o per amore,
per giustizia poetica
o religione,
non ci bastiamo mai abbastanza.
Lo so.
Combatterete e morirete
per bastarvi.
Combatteremo e moriremo
(piuttosto)
per bastarci.
Perchè si paga col sangue
questa indipendenza mortale.
(col sudore).
E io
che ancora non ne so niente,
piango già sulle lapidi d'altri.
Un’iscrizione sopra a tutte.
"Giace qui l'umanità giusta,
quella che mai s'è bastata".
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