Pioggia
Aggiornamento: 29 gen
15.24 p.m.
Si consiglia di leggere queste poche righe ascoltando "One day" di Asaf Avidan,
Versione voce e chitarra
Piove. Di nuovo. Il tempo regala aneddoti tutti uguali in questi giorni. Un'eccezione c'รจ stata. Due giorni di Primavera, e di sole, come se fosse possibile uscire, respirare, e subito รจ stato come un uscire dal letargo, un lanciare via il guscio che poi รจ proprio questo il punto... Forse ci sembra di non guardarci, saranno le uscite che scarseggiano, e cosรฌ diminuiscono i passaggi di fronte allo specchio, e i, ma come starรฒ, ma come sto, che il mondo รจ lรฌ a guardarmi ogni volta che apro la porta di casa...e invece รจ come vivere dentro invece che fuori, รจ come se il corpo si fosse arrotolato, ribaltato, assottigliato e poi avesse cambiato lato.
L'interno รจ fuori e l'esterno รจ dentro, come quei cappottini double face. Il corpo รจ diventato double face, l'esterno s'รจ chiuso, nascosto, le mani si sono intimidite e cosรฌ lo sguardo s'รจ concentrato sul cervello, sui nervi, sull'oscuritร interna del cranio in un'inquietante immagine che solo la pioggia riesce a richiamare.
Piove. Di nuovo. E se fosse stata una questione di lavare via il marcio, da tempo saremmo stati purificati. Anche tutta quell'amara poesia che risveglia il maltempo sembra ormai lo stesso stanco radiodramma che ricordo d'aver sentito nei sogni di bambina, o forse erano ricordi.
So solo che come stancherebbero oggi i Promessi Sposi letti alla Radio da un attore stipendiato o (perchรจ no), mal pagato, cosรฌ, stanca questa pioggia, che all'alba di questa fine di Gennaio, non ha nulla di poetico.
Non c'รจ la Scozia in queste gocce, nรจ il calore d'un camino, o il soffio d'un vento del nord fuggito da praterie dimenticate. รจ solo pioggia.
e non fa troppo freddo e non fa troppo caldo. Anche Roma s'annoia.
Un giorno saremo vecchi.
Buona domenica.