Marciapiede
Aggiornamento: 29 gen
10.30 a.m.; amaro mattutino, 30 gennaio 2021

Di solito c'è un curriculum artistico e uno generico. Per chi s'è trovato a fare più lavori.
Ed e' effettivamente pieno di motivi pratici per avere due curricula differenti;
in questo mondo scombinato ci sono addirittura curricula specifici per architetti.
Ma perchè in fondo non c'è tempo. Chi lo riceve non ha mica tempo di leggersi tutti i cazzi tuoi.
E magari un giorno ti sei svegliato e hai deciso di fare l'attore, però in realtà sei un ragioniere...
sti cazzi.
E magari durante l'estate hai arrotondato facendo lo schiavo per un ristorantino sul mare dove hai imparato che il piatto si serve da destra, e quali sono le dosi per un gin tonic...
sti cazzi.
Mica fai il cameriere.
Che poi uno pensa utopicamente che se riesci a fare 30 vasche e hai un buon fiato magari in un teatro anche il poveraccio al quarto ordine riesce a sentirti... e se sai fare un muro sugli sci, forse ami l'adrenalina, o forse sei perseverante e forse ti butteresti per salvare un bagnante in mezzo alle onde o non avresti paura di fronte alla folla....non lo so. una riflessione.
Che poi se fai arte e sei laureato...sti cazzi. ma se frequenti il mondo universitario e fai arte...non c'hai voglia de fa niente.... e manco il capo del locale per cui lavori ti prende sul serio perchè tanto prima o poi te ne vai. Mica è quello il tuo lavoro.
Che poi, in questo modo, quello che non ho mai capito è: qual'è il mio lavoro?
Mi raccomando con i due curricula differenti. Che non si sa mai che uno debba perder tempo a leggere. Che poi non si vive di tabacco, ne' di poesia. Non c'è il tempo. Nessuno ha il tempo per vivere di tabacco e di poesia. Alla fine è una vita da pigri e ingrati. Per questo, due curricula :
"Ho uno stipendio e so fare il mestiere che vi serve.... e poi ecco quest'altro...niente di che...tabacco e poesia".
E così stai sicuro che non perdono tempo.
Almeno, uno dei due, è un vero curriculum.