Ritornare
Aggiornamento: 4 gen

Ci sono tanti modi per tornare a casa.
Negli anni ho imparato i suoni diversi del ritorno, i motivi, le ragioni, le sensazioni;
il ritorno è sempre un magico mistero,
lo si fa volentieri, malvolentieri, con un peso sul petto, con un buco nel cuore, si ritorna in catene o in libertà , si ritorna al sereno o in cattività ;
c'è chi non vede l'ora ovunque sia, perchè il mondo gli va sempre un po' stretto,
chi si sente costretto a tornare e non può rimandare,
perchè c'è chi lo aspetta,
chi si preoccupa, a chi manca una stretta
di mano,
e poi c'è chi il ritorno lo sente come l'inizio d'un eterno circolo:
tornerò, cambierò, ricomincerò e ancora partirò.
A me è sempre sembrato il leggero passo
verso il baratro più buio, la notte più nera
e infine una nuova primavera;
ma come si fa a non amarlo,
a non bramarlo
il ritorno,
perchè poi è tutto un incontrarsi, ritrovarsi
per vivere intensamente e di nuovo lasciarsi;
un tappeto, un cuscino, una sedia amata,
e quell'albero, un ulivo, un fico innamorato,
qualche lampone che ti ricorda i giochi d'infanzia,
e poi tutta quella distanza,
sostanza, non è mai abbastanza,
e quel profumo tutto
nostro e di chi si ama,
che ci fa sentire insieme,
accolti e avvolti
senza esitazione,
abdicare al trono
del viaggiatore
e per un attimo
rimandare ogni meta:
eccomi, sono tornato,
sono stanco, accaldato
affannato,
ma sono tornato,
alle mie catene di
fiordalisi,
alle mie radici,
profonde,
in questo angolo di mondo
tutto sfatto
e un po' disordinato
in cui il cielo si fa blu
e le notti
segnano il confine,
sono tornato,
a prendere
un po' di calore,
stanco e affannato,
pieno di vita,
e svuotato
sono tornato
a riposare il cuore.