Tenerezza
Aggiornamento: 4 gen

Una mano che sfiora,
uno sguardo chiaro, limpido,
due dita di polvere sui libri,
e un occhiata, lì sulla soglia
mentre il sole c'abbandona,
anche lui, tra l'erba alta,
un sospiro, ad un passo,
un metro di distanza,
e quella possibilità
che si possa rifare il giorno
rimediare
risanare il mattino
imparare a incantare l'altro,
un bacio dato all'angolo del viso
dove la pelle cade nel vuoto,
e i capelli sul cuscino,
qualche riga sussurrata,
una lucciola che vola pigra
"dove ogni altra luce si spegne",
una rosa che fiorisce a giugno,
e un ultimo saluto mentre finisce oggi,
una rete di ferro rotta dalla prima volpe (ladra)
un albero già morto che rimane in piedi (illuso)
e un uomo sconosciuto addormentato
il confine di un terrazzo che si sdraia in un cielo blu
le stelle che non vedo mai da questa città santa
e questo bisogno di tenerezza,
che basterebbe un momento,
un colore giusto
o un attimo-
giusto un attimo
in cui senti
che va bene,
va bene così,
con tenerezza,
sì con tenerezza,
come fa il vento
con le mani.