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Fine

Aggiornamento: 29 gen

Del mondo

L'inverno avanza.


Trastevere che sa di cose rotte e "cieli guasti illuminati",

e la tiburtina piena di bagliori notturni,


e i maglioni di lana,

e le promesse spezzate,

il tempo scade.


e scorderemo d'aver progettato di rifare quel letto,

svegliati una mattina dal gelo del nuovo inverno,

soli,


e come vecchi romantici ci svestiremo,

sotto una doccia gelida

in un vecchio bagno,

d'una stazione qualunque,

dove passano anche i poeti,

scriveremo numeri di telefono,

sulle porte dei cessi pubblici,


Tra le pieghe spente d'un letto gelato,

fumeremo la nostra sigaretta

guardando l'amore rigirarsi

incastrato sotto le lenzuola

come un bambino senza più giochi,

Rideremo, e tra il crepuscolo e l'alba,

tra l'autunno e l'inverno

ci verrà da piangere.


Ma io lo so,

guarderemo l'amore rigirarsi,

fino alla fine, spalle al sole, silenzioso.


e io che spengo incendi con un secchiello per la sabbia,

di quelli con vecchi adesivi sopra

appiccicati

al contrario

da una bimba di tre anni,

e tu che te ne stai di spalle,

In questo inverno,

tra le pieghe spente di un letto sfatto,


convinto che manchi ancora

tutta la vita

alla fine del mondo.

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